Hackers, Crackers, Reversers... |
Siccome nel mondo di oggi si fa un bel po' di confusione tra questi termini, mi piacerebbe fare almeno un minimo di chiarezza sul loro uso appropriato, sempre secondo la mia opinione... una cosa, però, è certa: tutte e tre queste figure di esperti dell'informatica fanno della conoscenza e dell'esperienza le loro armi più forti, ma è chiaro che non tutti le usano per gli stessi scopi. "Knowledge is power" si diceva un tempo... ed in effetti è così! Se avete voglia e tempo, date una scorsa al Jargon File (aka "The New Hacker's Dictionary"), un colorito affresco di tutti gli aspetti della cultura hacker moderna, vizi e stili di vita compresi. Hacker è un appellativo che deriva da "hack", che in inglese significa "rompere" o "spezzare"; le prime occasioni in cui venne usato nel campo dell'informatica fu proprio negli anni '70 nei corridoi del MIT, dove i cervelloni cominciavano a far fare cose strabilianti a quegli ammassi di circuiti e luci apparentemente senza futuro. (si narra che furono 2 le più grandi invenzioni del MIT: il sistema operativo UNIX e l'LSD... non ci sarà mica una qualche strana correlazione??) Oggigiorno, il vero significato che dovrebbe avere questa parola in teoria sarebbe "persona che conosce molto bene gli aspetti tecnici più avanzati dei sistemi software, con un particolare occhio alle applicazioni di rete"; espresso in questi termini, sembrerebbe anche un modo molto educato di descrivere un tecnico che "ci sa andare con il computer"... ed infatti è così! A partire dai primi anni '80, invece, i media di tutto il mondo non hanno esitato ad associare sistematicamente i più grandi crimini informatici a tutti quei teenager che affollavano le BBS parlando di phone preaking, hacking, cracking, e quant'altro. Ciò ha determinato l'ovvia conclusione che HACKER = “Vandalo Distruttore di Computer”, e probabilmente in alcuni casi è stato anche appropriato, ma non si può fare di tutta l'erba un fascio; è come dire che ogni persona che tiene in casa un coltello è necessariamente un sanguinario assassino, dimenticando che con esso ci si può anche tagliare il pane. Su questo sito italiano, è raccolto molto materiale che ruota attorno alla cultura hacker moderna, un variopinto e criptico mondo "costruito" da appassionati per appassionati, dove l'autocelebrazione delle proprie capacità tecniche regna sovrana, ed in cui ogni giorno si deve correre per rimanere al passo con la tecnologia che avanza. Sicuramente sarete tutti a conoscenza delle periodiche riunioni che gli hacker fanno per mettere in mostra le loro qualità; la più famosa di queste è sicuramente il DefCon, una specie di fiera underground americana al limite della legalità, dove si tengono le sfide e le esibizioni più strampalate (spesso gareggiano a chi riesce a trasmettere più lontano nel deserto con antenne fatte in casa... questi americani!) Il Cracker (da non confondere con quello salato che si mangia...) indica un tipo particolare di hacker dedito soprattutto alla "rottura" degli schemi di protezione e sicurezza dei software, e facilmente questa pratica scade nell'illegalità, soprattutto se esercitata a scopo di lucro; mi raccomando non dite mai ad un cracker di essere un hacker o viceversa... richiereste il linciaggio da entrambi le parti! ;-) Reverser, come dice la parola stessa, è una persona (e non necessariamente un informatico) appassionata di reversing; e questo dovrebbe essere sufficiente a comprendere che il suo scopo principale non è quello di spaccare tutto e tutti, ma semplicemente "smontare e vedere che c'è dentro per capire", ed è ancora più grave se questo viene fatto automaticamente rientrare in una o entrambe le categorie sopra descritte. Tra gli smanettoni, diciamo che un reverser in genere potete anche vederlo dalla parte dei “buoni”, quelli che difendono i principi più sani del reverse engineering. Nel mondo ci sono migliaia di crew che sproteggono e crackano l'impossibile, e, se usate il PC da più di un mese, sicuramente vi sarete imbattuti in qualche “release” di questi gruppi; questo è indice del fatto che, grazie soprattutto ad Internet, sempre più persone hanno accesso a risorse che un tempo erano appannaggio solo di “addetti ai lavori” ed hanno acquisito profonde conoscenze sui programmi e sul sistema operativo. Per un esperto reverser, passare “dall'altro lato” alla fine consiste soltanto nel convogliare i suoi sofrzi in un'altra direzione e quindi non li costerebbe molta fatica, anche solo per il gusto di farlo o per far vedere a tutti quanto è bravo... sì, è vero, però tenete conto che i più grandi hackers e crackers del mondo sono quasi tutti ragazzetti adolescenti che hanno spippolato con il computer fin da quando erano in fasce, e gran parte dei loro obiettivi viene dettata proprio dall'immaturità tipica di quell'età; e d'altra parte vi faccio anche notare che molti di questi smanettoni, una volta cresciuti ed aver capito che crackando software difficilmente si porta il pane a casa, mettono la loro esperienza al servizio di aziende software che li pagheranno profumatamente, totalmente ignare del discutibile passato dei loro nuovi dipendenti. Nonostante queste considerazioni, ad oggi questi 3 appellativi hanno ormai assunto quasi tutti la stessa accezione negativa, quindi sta a noi essere un pochino più intelligenti della media ed avere il buon senso di capire che chi ha cattive intenzioni porterà comunque qualche danno alla società, sia esso hacker, cracker o reverser, ma, al tempo stesso, chi non le ha cercherà di diffondere con i propri mezzi la conoscenza e l'esperienza, cioè alcuni tra i beni più preziosi che l'umanità possiede. Concludo inserendo quest'immagine un po' vecchiotta, ma pur sempre emblema di quel superficialismo che tutt'oggi governa ancora la testa ed il cuore di molte persone: |